Liraglutide riduce significativamente i principali eventi avversi cardiovascolari negli anziani con diabete di tipo 2
Da uno studio è emerso che i pazienti più anziani trattati con Liraglutide ( Victoza ) hanno dimostrato un rischio significativamente ridotto per i principali eventi avversi cardiovascolari e la morte per qualsiasi causa.
Le comorbidità e le complicazioni associate al diabete mellito di tipo 2 aumentano con l'età, rendendo difficile il trattamento di persone anziane con questa condizione.
I dati clinici sull'effetto del trattamento anti-iperglicemico sugli eventi cardiovascolari negli anziani sono limitati.
E' stata condotta una analisi post hoc dello studio LEADER ( Liraglutide Effect and Action in Diabetes: Evaluation of Cardiovascular Outcome Results ) per determinare l'effetto cardiovascolare di Liraglutide nei pazienti di età pari o superiore a 75 anni e di età compresa tra 60 e 74 anni con fattori di rischio cardiovascolare, rispetto al placebo.
E' stato valutato il tempo dal basale al primo evento avverso cardiovascolare maggiore ( MACE ), compresa la morte cardiovascolare, l'infarto miocardico non-fatale o l'ictus non-fatale, nonché la frequenza di eventi avversi gravi.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Liraglutide o placebo nello studio LEADER.
Di questi, 836 avevano 75 anni o più e 6.183 erano di età compresa tra 60 e 74 anni.
Indipendentemente dal trattamento, i pazienti di età pari o superiore a 75 anni hanno sperimentato più eventi MACE rispetto a quelli di età compresa tra 60 e 74 anni.
C'è stata una riduzione del rischio del 34% nella frequenza dei MACE e una riduzione del rischio del 29% nella frequenza degli eventi MACE espansi tra i pazienti di età pari o superiore a 75 anni trattati con Liraglutide rispetto a quelli trattati con placebo.
Queste riduzioni erano meno importanti nei pazienti di età compresa tra 60 e 74 anni.
Indipendentemente dall'età, nel gruppo Liraglutide si sono verificati un numero inferiore di altri esiti cardiovascolari rispetto al gruppo placebo.
Nei pazienti di età pari o superiore a 75 anni è stata riscontrata una riduzione del rischio del 35% nella mortalità per qualsiasi causa con il trattamento con Liraglutide rispetto al placebo.
Nei pazienti di età compresa tra 60 e 74 anni, la riduzione del rischio è stata del 6% nella mortalità per qualsiasi causa con il trattamento con Liraglutide rispetto al placebo.
Eventi avversi gravi sono stati riportati dal 63.5% dei pazienti di età pari o superiore a 75 anni e dal 49.5% di quelli di età compresa tra 60 e 74 anni.
Eventi medici non-gravi sono stati segnalati dal 61.7% dei pazienti di età pari o superiore a 75 anni e dal 49.8% di quelli di età compresa tra 60 e 74 anni.
Gli eventi avversi che si sono verificati più comunemente erano neoplasie ( 10.3% nei pazienti di età compresa tra 60 e 74 anni versus 14.2% con 75 anni o più ) e disturbi gastrointestinali, come diarrea ( 1.2% vs 2.8% ), nausea ( 2.4% vs 2.9% ) e vomito ( 1.1% vs 1.2% ). ( Xagena2018 )
Fonte: Annals of Internal Medicine, 2018
Cardio2018 Endo2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Acido Bempedoico per la prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari nei pazienti con intolleranza alle statine
Gli effetti dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) sugli esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine senza un precedente evento cardiovascolare...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari tra i pazienti in terapia con statine
L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...
Efficacia comparativa degli inibitori SGLT2, degli agonisti del recettore GLP-1, degli inibitori DPP-4 e delle sulfoniluree sul rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori
Studi clinici randomizzati hanno dimostrato che, rispetto al placebo, gli inibitori SGLT2 ( co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ) e...
Ipertensione: Clortalidone versus Idroclorotiazide nella prevenzione degli eventi cardiovascolari
Non è chiaro se il Clortalidone ( Igroton ) sia superiore all'Idroclorotiazide ( Esidrex ) nella prevenzione di eventi avversi...
Fattori di rischio cardiovascolare nell'infanzia ed eventi cardiovascolari nell'adulto
I fattori di rischio cardiovascolare dell'infanzia predicono la malattia cardiovascolare subclinica dell'adulto, ma i collegamenti con gli eventi clinici non...
Inquinamento atmosferico associato a ictus incidente, eventi cardiovascolari post-ictus e morte
L'inquinamento dell'aria ambientale è stato ampiamente collegato alla morbilità e alla mortalità per ictus. Tuttavia, i suoi effetti sulla traiettoria...
Associazione della troponina T cardiaca ad alta sensibilità seriale con successivi eventi cardiovascolari in pazienti stabilizzati dopo sindrome coronarica acuta: analisi secondaria da IMPROVE-IT
Gli studi hanno dimostrato un'associazione tra singole misure di troponina ad alta sensibilità ( hsTn ) e futuri eventi cardiovascolari...
Effetti della Metformina a lungo termine e degli interventi sullo stile di vita sugli eventi cardiovascolari nello studio DPP e DPPOS
È stato dimostrato che l'intervento sullo stile di vita e la Metformina prevengono il diabete; tuttavia, la loro efficacia nella...
Associazione tra riacutizzazione della gotta e successivi eventi cardiovascolari
La gotta è associata a malattie cardiovascolari. L'associazione temporale tra riacutizzazioni della gotta ed eventi cardiovascolari non è stata studiata. Si...
Incidenza di eventi cardiovascolari nei pazienti trattati con inibitori del checkpoint immunitario
In rari casi, gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) causano miocardite immuno-mediata. Tuttavia, la reale incidenza di altri...